Oggi vorrei affrontare brevemente una questione importante per evitare ingenti perdite economiche quando si acquista una casa: parliamo del credito di imposta. Il tanto vituperato fisco ci viene in aiuto quando si effettua una compravendita e spesso i problemi che si incontrano al riguardo sono dovuti alla disinformazione.
Una coppia di clienti qualche mese fa non sapeva che possono usufruire del credito di imposta tutti i soggetti che intendono acquistare un immobile con le agevolazioni fiscali della prima casa, anche se precedentemente hanno venduto il loro, sebbene acquistato con i benefici fiscali della prima casa.
Questo è possibile perché si paga la tassa relativa all’imposta di registro dell’immobile che si sta acquistando, detraendo le cifre che si pagavano per l’imposta di registro relativo al l’immobile che si è venduto. Questo accade a seguito della legge del 23/12/1998 n. 448 art. 7 commi 1 e 2.
Se il contribuente intende utilizzare il credito d’imposta in detrazione dall’imposta di registro, deve manifestare formalmente tale volontà al Notaio che effettuerà il rogito. In tal caso, l’atto d’acquisto dell’immobile deve contenere l‘espressa richiesta del beneficio e riportare gli elementi necessari per la determinazione del credito. Infatti, si dovrà produrre al Notaio l’atto di acquisto e di vendita dell’abitazione che si è venduta, in modo che si possa procedere alla determinazione del valore del credito di imposta che si può usufruire
Un particolare iter burocratico che non è impossibile come si crede, ma anzi è necessario fare per non sprecare denaro: l’importante è non sottovalutare mai il benessere della trattativa, affinché tutto proceda per il meglio.
Roberto Sette